Mi chiedo come sia possibile non innamorarsi degli Efterklang e della loro evoluzione sonora. Incerti su quale direzione prendere con il successore di "Parades" i danesi hanno evidentemente valutato tutte le possibilità consapevoli che sarebbe stato difficile ripetere tali risultati. In questo modo è nata l"idea di una totale ricostruzione di quelle magiche composizioni in versione orchestrale ("Performing Parades") e l"esperienza sperimentata con la Danish National Chamber Orchestra ha finito per condizionare pesantemente il processo di songwriting e lo stile di "Magic Chairs". Immaginate adesso di trovarvi di fronte ad un edificio ottocentesco, "Alike" e "I Was Playing Drums" vi introdurranno in un lungo salone affrescato e i vostri lenti passi verranno accompagnati da arazzi orientali, gemme preziose e sospiri melodici. "The Soft Beating" e "Scandinavian Love" i momenti più avvincenti di un album caratterizzato da arrangiamenti raffinati e architetture pop innalzate su innovativi intrecci di percussioni e fiati. Se amate l"opera di Explosions In The Sky, Sigur Rós e Grizzly Bear non potete fare a meno di conoscere gli Efterklang. Sebbene "Parades" rimanga di livello superiore "Magic Chairs" sarà strumento importante per leggere i prossimi due-tre anni di post rock.