Da un personaggio come Rob Zombie non si sa mai cosa aspettarsi. In un attimo mette su mille progetti (il fantasma del corvo aleggia ancora nella sua mente) , altrettanto velocemente li mette da parte per altri. Dopo lo split dei White Zombie e l’uscita di ‘Hellbilly deluxe’ ecco ‘American made music to strip by’ un altro CD di soli remixes che finalmente hanno il potere di regalare una nuova luce all’originale senza distruggerlo o privarlo della propria essenza di base. Diciamo la verità, ‘Supersexy swinging sounds’ non aveva dato i risultati sperati e l’impressione di aver perso un’occasione importante era fortissima. Stavolta invece i grandi nomi chiamati alla consolle non tradiscono le attese e il lavoro è corredato da molti spunti vincenti. Dalla jungle al trip hop, dal dub all’industrial, ‘Hellbilly deluxe’ viene scomposto e ricomposto più volte con successo. Pesantissima l’impronta di Charlie Clouser (NIN) che si occupa di sconvolgere l’iniziale ‘Dragula’, ‘Living dead girl’ (da urlo !!) e ‘Superbeast’. Fantastica la rilettura di ‘Spookshow baby’ da parte dei Rammstein meno ‘tedeschi’ e più lascivi del solito sulla falsa riga di ‘Stripped’ dei Depeche Mode. Come mossi da un’onda magica anche il mix di ‘How to make a monster’ dei God lives underwater e quello di ‘Return of the phantom stranger’ da parte di Chris Vrenna sono illuminati da una luce particolare . Una luce che in ‘Hellbilly deluxe’ a volte spariva di colpo come se si trattasse di una lampadina che faceva contatto. Adesso invece tutto è a posto, così a posto che siamo costretti a ripensare attentamente l’iniziale idea di remix. Tocca a DJ Lethal dei Limp Bizkit chiudere ‘American made music to strip by’ con un’avvolgente ‘Meet the creeper’. Senza dimenticare che Rob ci regala anche la sua splendida mogliettina Sheri Kitty Moon che completa in tutti i sensi il solito artwork allucinante. Cosa volete di più ?