Disco di cover per gli Hatebreeed. Un tributo a tutti i grandi nomi che hanno ispirato il loro lavoro e la loro carriera, balzando tra generi, epoche e idoli. Al primo ascolto non sembra neanche di sentire un prodotto della band del Connecticut ma si dimostra piacevolmente capace di riprorporre ogni brano secondo una chiave personale che non intacchi la versione originale, infiltrandosi tra le note più conosciute con quella loro carica hardcore che viaggia decisa su ritmi veloci e growl sul filo del trash. Trovarsi di fronte a tracce come "Ghost Of War" e non rimanere delusi dalle prodezze strumentali e dalla potenza vocale del front man Jamey Jasta oppure "Suicidal Maniac" dei Suicidal Tendencies altra cover riuscita e violentissima. Tra gli artisti finiti nel girone di " For The Lions" ci sono anche Misfits (ovviamente con "Hate Breeder), Metallica e Sepultura, i più vicini musicalmente Sick Of It All e Agnostic Front ma la lista è lunga. Insomma, un album di cover suonate e riarrangiate bene ma dopo tre anni senza un disco nuovo, dagli Hatebreed ci si aspettava qualcosa di diverso.