Sebbene 'Always Outnumbered, Never Outgunned' non avesse totalmente chiarito i dubbi relativi a una band in crisi compositiva dopo il successo planetario di 'The Fat Of The Land' il successivo tour con i 'profughi' al loro posto ha riportato i Prodigy in alto dove li avevamo lasciati otto anni fa. Questa raccolta quindi forse esce al momento giusto anche se sinceramente rimane difficile da giustificare. Potrà risultare interessante per coloro che non si fossero ancora addentrati nei meandri di 'Experience' e 'Music For The Jilted Generation' ma il resto della compilazione, compresi i remix dell'edizione limitata, ripropone il solito materiale scaduto da anni. Tra l'altro canzoni come 'Their Law' o ''Girls' si impoveriscono radicalmente separate dal contesto in cui sono state originariamente poste. Tanto vale chiudere gli occhi e godersi ancora una volta pezzi come 'Charly', 'No Good', 'Voodo People' esplorano le prime fusioni tra la mente di Liam Howlett e l'elettronica acida dei club londinesi visto che 'Firestarter' o 'Breathe' ormai le sanno anche i bambini di due anni. Chi li ha dati per finiti probabilmente dovrà fare ancora i conti con loro. Chi riuscira a fare a meno di questa raccolta come fece a meno di 'Singles 93-03' dei Chemical Brothers non dovrà certo sentirsi in colpa.