-Core
Killing Music
Benediction
Nuclear Blast - Audioglobe
Pubblicato il 06/08/2008 da Roberto Michieletto
Songs
01. Intro
02. The Grey Man
03. Controlopolis (Rats In The Mask)
04. Killing Music
05. They Must Die Screaming
06. Dripping With Disgust
07. Wrath And Regret
08. As Her Skin Weeps
09. Cold, Deathless, Unrepentant
10. Immaculate Façade
11. Burying The Hatchet
12. Beg, You Dogs
13. Betrayer
14. They Bleed
15. Seeing Through My Eyes
16. Largactyl
Songs
01. Intro
02. The Grey Man
03. Controlopolis (Rats In The Mask)
04. Killing Music
05. They Must Die Screaming
06. Dripping With Disgust
07. Wrath And Regret
08. As Her Skin Weeps
09. Cold, Deathless, Unrepentant
10. Immaculate Façade
11. Burying The Hatchet
12. Beg, You Dogs
13. Betrayer
14. They Bleed
15. Seeing Through My Eyes
16. Largactyl
Potenza sonora devastante elevata al cubo. I Benediction si ripresentano dopo sette anni di silenzio discografico con un macigno che lascerà ammutoliti parecchi ascoltatori, ma in principal modo farà crepare d’invidia quelle band che cercano disperatamente di incidere l’album più massiccio possibile, ma non riescono a risultare tali per limiti oggettivi e che nel caso della formazione inglese vengono spazzati via non solo da un sound che massacra come una mannaia applicata a una motosega, quanto da una superiore intelligenza in fase compositiva. Che si tratti di una tra le migliori realtà genericamente riconducibili al death metal non lo scopriamo certo adesso, ma che riescano ancora (a vent’anni di distanza da quando si formarono in quel di Birmingham) a esprimersi con una tale freschezza e lucidità e collocandosi perfettamente in un ambito ormai mutato e che deve rispondere alle regole espressive del nuovo millennio li porta in alto in una ipotetica graduatoria di tutti i tempi. Anche perché questo mostro che risponde al nome di ‘Killing Music’ (a cui hanno partecipato, tra gli altri, Jock di G.B.H., Karl Willets di Bolt Thrower, Kelly Shaefer di Atheist e Billy Gould di Faith No More) dà veramente l’impressione di essere stato concepito per “uccidere”. La produzione di Mike Kenney di Anaal Nathrakh ha spostato il suono in un contesto più ruvido e “sporco”, ma tale scelta va di pari passo con quella del gruppo, che ha affiancato al death britannico (interpretato nell’ottica di un cingolato che procede inesorabile) una matrice musicale riconducibile al crust-core (non a caso è presente la cover di ‘Largactyl’ degli Amebix) e una gestione delle ritmiche di basso e batteria che palesa una precisione meccanica al limite dell’industriale. A ciò aggiungete un rivestimento granitico oscuro e apocalittico che incombe su ogni singolo pezzo e un pauroso groove blindato e vi troverete al cospetto di un lavoro memorabile.
Benediction
From UK

Discography
Subconscious Terror (1990)
The Grand Leveller (1991)
Transcend The Rubicon (1993)
The Dreams You Dread (1995)
Grind Bastard (1998)
Organised Chaos (2001)
Killing Music (2008)
Scriptures (2020)