Quando un gruppo arriva a pubblicare un best of c’è sempre un velo di malinconia per la possibilità o la certezza che con esso si concluda un’era. I Moonspell hanno rappresentato per anni una delle più ricche fonti di ispirazione per tutta la scena gothic non avendo mai paura di prendere una scelta, muoversi in una certa direzione o mutare letteralmente faccia da un momento all’altro. Dischi come ‘Irreligious’ e ‘Sin Pecado’ sono di diritto nella storia del metal moderno, inattaccabili da qualunque critica o operazione di linciaggio e rimarranno a brillare della stessa luce di sempre ai primi posti delle nostre collezioni infinite. ‘The Great Eye’ è una compilation che nasce necessariamente da qualche scelta forzata (tipo non inserire un pezzo come ‘handmadeGod’ farà gridare qualcuno allo scandalo) ma nel complesso si lascia ascoltare come fosse un disco concepito allo stesso momento. Questo a dimostrazione della costante qualità e intelligenza di una band che ha saputo ergersi dai limiti dello scarso movimento portoghese facendone un punto di forza. Dopo esservi inchinati ancora una volta alla straordinaria bellezza di ‘Opium’, ‘Second Skin’ e ‘Magdaleine’ troverete conforto pure nelle recenti ‘Finisterra’ e ‘Luna’ con la speranza che Fernando Ribeiro e soci possano pubblicare presto un altro disco della fattura di ‘Memorial’.