-Core
Year Zero
Nine Inch Nails
Interscope
Pubblicato il 10/04/2007 da Lorenzo Becciani
Songs
1. Hyperpower!
2. The Beginning of the End
3. Survivalism
4. The Good Soldier
5. Vessel
6. Me, I'm Not
7. Capital G
8. My Violent Heart
9. The Warning
10. God Given
11. Meet Your Master
12. The Greater Good
13. The Great Destroyer
14. Another Version of the Truth
15. In This Twilight
16. Zero-Sum
Songs
1. Hyperpower!
2. The Beginning of the End
3. Survivalism
4. The Good Soldier
5. Vessel
6. Me, I'm Not
7. Capital G
8. My Violent Heart
9. The Warning
10. God Given
11. Meet Your Master
12. The Greater Good
13. The Great Destroyer
14. Another Version of the Truth
15. In This Twilight
16. Zero-Sum
Nine Inch Nails anno zero. L"anno in cui non si può più sbagliare. La lunga attesa che aveva accompagnato l"uscita di "With Teeth" dopo un capolavoro come "The Fragile" ha fatto in modo che Trent Reznor pagasse fin troppo quello che può essere considerato il primo vero passo falso di una carriera eccezionale. Quei denti non stridevano abbastanza però e quelle concessioni commerciali, non supportate come in passato da una base solida e innovativa, crollavano dopo pochi ascolti. Molto minore quindi il tempo trascorso per realizzare questo quinto album di poco preceduto dall"uscita di un dvd come "Beside You In Time" che ha tentato di riproporre come sempre viva e potente la straordinaria capacità espressiva dei Nine Inch Nails dal vivo scaldando oltremodo l"attesa. Il primo fatto da sottolineare è quello di un nuovo inizio nella progressione evolutiva del gruppo con la mente malata di Reznor ancora capace di produrre trip elaborati e lontani dall"immaginario comune. Il secondo è che inevitabilmente il peso di due dischi come "The Downward Spiral" e "The Fragile" rimarrà tale per sempre e quel delirio compositivo accompagnato da abusi di sostanze stupefacenti e da un genio compositivo davvero surreale difficilmente emergerà per la terza volta. Questa non è una sentenza per carità ma l"impressione è quella di una musica "alternativa industriale" che si allontana sempre di più da quel contesto di odio, rarefazione e subliminale follia che rendeva inimitabili i Nine Inch Nails. "Year Zero" è invece un ottimo disco di elettronica deviata a servizio di melodie che vanno dal pop al rock più duro seguendo i momenti migliori o peggiori di una creatività sottoposta a compromessi e privazioni evidenti. "Survivalism" appare un singolo poco efficace anche se sicuramente incline a mutamenti, remix e distorsioni varie. "My Violent Heart" è sulla stessa scadente linea di "With Teeth" mentre "Me, I"m Not" accompagna uno dei passaggi più significativi del concept dell"album ma non convince totalmente. Una volta terminate queste considerazioni è possibile godere dell"anima e del corpo di un album che ci riconsegna livida e feroce la figura di un artista che non potevamo perdere. "Capital G" e "In This Twiligh" trascinano così tanto l"ascoltatore che sarei stato curioso di sentirle più putride e ammorbate di detriti sonori. "The Beginning Of The End" e "Another Version Of The Truth" richiamano in vita con apparente semplicità il passato deturpando i tessuti ordinati di "With Teeth". Le mete più affascinanti e oscure di questo viaggio tra fantascienza e rovinosa quotidiana realtà sono riscontrabili però in "Meet Your Master" e "The Great Destroyer" che, una lenta frustata dopo l"altra, ci trasportano con la consapevolezza di chi soffre da tempo e nonostante indicibili sofferenze all"orizzonte beato e circolare di "Zero Sum". La catarsi si compie con questa canzone che i Tool più elettronici e invasivi avrebbero potuto scrivere ai tempi di "Lateralus". Un gran disco ma non un capolavoro. I prossimi mesi ci diranno se è questo di cui avevano bisogno i Nine Inch Nails.
Nine Inch Nails
From USA

Discography
1989 Pretty Hate Machine
1994 The Downward Spiral
1999 The Fragile
2000 Things Falling Apart
2002 And All That Could Have Been
2005 With Teeth
2007 Year Zero
2008 Ghosts I-IV
2008 The Slip
2013 Hesistation Marks
2018 Bad Witch