Non fatevi ingannare da scontati proclami promozionali o vaghi ricordi del passato. Nella presentazione vengono citati Nightwish, Evanescence e Lacuna Coil e inevitabilmente la mente vola a quelle sonorità ma "Nine Destinies And A Downfall" è un disco che segna una poderosa evoluzione per la creatura dell"ex Tristania Morten Veland e dimostra per l"ennesima volta quanto la tecnologia possa essere determinante anche in un contesto condizionato da regole precise come il gothic metal. Sopratutto se questo viene accompagnato da una soave voce femminile. Quanti dischi tutti uguali abbiamo infatti sentito negli ultimi dieci anni ? Quanti cloni dei vari The Gathering, 3rd And The Mortal e Therion ? E" innegabile in questo senso l"apporto della nuova entrata Monika Pedersen che ha permesso al gruppo scandinavo di fare il definitivo salto di qualità in un genere da tempo saturo. Il vero tassello vincente di questo album è però una produzione modernissima, decisamente futuristica che riesce a fondere insieme tra loro elementi tra i più disparati quali influenze death-black, cyber metal, sintetizzatori, violini, tastiere, voci pulite e growl. Straordinario il mixaggio di Tue Madsen ormai una garanzia per la Nuclear Blast e da ascoltare con attenzione "My Mind"s Eye", "Absent Without Love" e "Seven Keys And Nine Doors".