Ad un anno e mezzo circa dall’anteprima di ‘Maha Nakhon’, viene finalmente immesso sul mercato l’esordio del nuovo progetto che vede coinvolti Giuseppe Verticchio (Nimh, Hall Of Mirrors) e Bruno De Angelis (Mana ERG) e si muove in territori dark ambient pur pregiandosi dell’utilizzo di strumentazione acustica al fianco dell’elettronica di tipo classico e non disdegnando divagazioni nella world music. Il collegamento principale si manifesta con ‘Krungthep Archives’ visto che l’area metropolitana di Bangkok è protagonista, non soltanto del video del suddetto singolo, ma ‘Leaving Hardly A Mark’, più raffinato nelle strutture, lascia il proprio marchio soprattutto in termini onirici. Ciò che regala infatti è un sogno ad occhi aperti, lucido e quasi mai astratto, e le ambientazioni rarefatte e soffuse che lo caratterizzano lasciano intendere il desiderio di viaggiare e non limitarsi ai confini fisici del quotidiano. Un messaggio bellissimo considerati i tempi che stiamo vivendo. Forse il disco più personale o comunque uno dei più personali di Giuseppe Verticchio e per questo motivo ancora più prezioso.