Il misterioso G. sforna un secondo lavoro in studio di eccellente spessore e, dopo aver ripreso in maniera piuttosto originale ‘Venus In Furs’ dei Velvet Underground ed aver incluso ‘In Our Mazes’ nel sampler MMXXI di Les Acteurs De L’Ombre Productions (etichetta che ci ha da poco regalato un capolavoro come ‘Apocatastase’ dei Corpus Diavolis), consacra definitivamente il suo progetto a livello internazionale. Il musicista originario di Nantes ha compiuto progressi significativi, sia in termini sonori che di arrangiamenti, a partire da ‘Perdition: The Path of Agonies’ e adesso gli Adoperta Tenebris suonano come una versione educata di DeathSpell Omega e Svartidauði. Quello che manca infatti a ‘Oblivion: The Forthcoming Ends’ è un senso di minaccia continua, quella percezione di pericolo che deve essere insinuata nell’ascoltatore quando si tratta la materia black metal. Appurato questo, ‘Vultures Over The Mass Grave’ e ‘The Season Of Gallows’ sono due tracce epiche, registrate con l’ausilio del batterista Äzh (Natremia, Defenestration, Lunar Tombfield), che farebbero la loro figura in qualsiasi playlist del settore. Sarà curioso vedere come G. riuscirà a trasportare dal vivo l’atmosfera bellicosa e glaciale che emerge dall’ascolto.