A distanza di otto anni dal debutto ‘Eject’ e di sette dall’EP ‘Sucker’, l’artista indie pop australiano, impegnato anche con gli Hey Geronimo, si rimette in gioco con un disco che mostra uno stile molto più evoluto e logicamente condizionato da tutto ciò che è accaduto nel frattempo. Scorrendo le tracce in scaletta infatti non si possono non notare alcuni riferimenti specifici a Tame Impala, Bon Iver e Unknown Mortal Orchestra, anche se Lachlan Nicolson cerca di nasconderli esibendo influenze di tipo classico ed uno spiccato interesse per la psichedelia. Tutto questo fa sì che ‘Awe’ sia un disco piuttosto vario ed intrigante, magari non ci troverete i singoli della vita ma difficilmente vi annoierete. ‘Moonmaking’ è il pezzo più sognante e radiofonico ed al contrario ‘Walk Off The Edge With Me’ e ‘Kelsey In Corduroy’ mostrano una dimensione oscura, assecondata dalla voce di Anna Davoll, come se di colpo il sole fosse stato coperto da delle nuvole che non promettono nulla di buono. In definitiva un discreto ascolto, non imperdibile, e la scusa per farsi un giro sui canali Spotify e YouTube della Bird’s Robe Records, etichetta che negli ultimi tempi sta promuovendo tanta bella roba.