Un vinile rosso ed una serie di show speciali ed intimi per celebrare l’uscita del successore di ‘A Celebration Of Endings’. Non solo gli scozzesi non sbagliano una mossa ma dimostrano di aver saputo reagire alle difficoltà degli ultimi tempi con due album strepitosi che trasmettono un’urgenza live pazzesca (‘Errors In The History Of God’) e la precisa volontà di non porsi alcun limite in termini di alternative e progressive rock. La forza d’animo mostrata con canzoni come ‘The Champ’ e ‘Worst Type Of Best Possible’ in pochi mesi si è trasformata in una serie di crescendo epici, melodie raffinate e stacchi ritmici heavy e organici (‘A Hunger In Your Haunt’). Il trio non ha fatto assolutamente nulla per nascondere la propria vulnerabilità emotiva e, chiuso in sala prove per sei settimane, ha mantenuto un equilibrio vincente tra retaggi degli esordi e sperimentazioni con campionamenti. Il tutto con una leggerezza ed una classe che solo i più grandi possono permettersi. Personalmente trovo incredibile l’accoppiata ‘A Hunger In Your Haunt / Unknown Male 01’, soprattutto grazie al video di Oscar Sansom in cui spicca la superba fotografia di David Liddell, ma anche ‘Denier’, ‘Holy Water’ e ‘Existed’ aspettano soltanto di essere dilatate e rese ancora più micidiali in sede live. Di sicuro ci faremo trovare presenti.