-Core
Tapes From The White Ballroom
Howlin' May Queen
Self Released
Pubblicato il 30/09/2021 da Francesco Brunale
Songs
Heart To The Universe
Dawn Song
Satisfied
A New Day Will Com (The May Pray)
White Feather
Way Out Of Town
Let It Bleed
You Better Make Me Groove
Gipsy Hollow

I corsi e ricorsi storici nella musica si ripetono con una frequenza impressionante. Facciamo un salto indietro di trenta anni e andiamo a Seattle. Con l’esplosione del grunge, le case discografiche incominciarono una tremenda corsa all’oro alla ricerca dei nuovi Nirvana e Pearl Jam ed iniziarono a mettere sotto contratto tante band (alcune decisamente improponibili) che sovraccaricarono il mercato, salvo poi sgonfiarlo a distanza di qualche anno quando il tutto si fermò e le attenzioni dell’opinione pubblica si rivolse altrove. Potremmo dire la stessa cosa per il new metal che scoppiò a fine secolo scorso o anche per l’ondata alternativa che travolse l’Italia negli anni novanta. Insomma, quando si muove qualcosa, si cerca poi di portare alla ribalta artisti che seguono un certo sound per inserirli in un ben preciso filone. Adesso, in un momento che appare florido per il rock, è il momento di pescare i gruppi che fanno l’occhiolino a quelle sonorità prettamente seventies che i Greta Van Fleet hanno reso materiale da classifica, seguiti a ruota dai veterani Rival Sons e dalle promesse Dirty Honey. Visto che questa nuova marea nostalgica arriva in grande quantità dagli Stati Uniti, la Gran Bretagna non poteva essere assente da codesto circo mediatico ed ecco che all’improvviso fa venire fuori gli Howlin’ May Queen, quartetto londinese che sembra una copia dei Greta Van Fleet che, a loro volta, rifanno i Led Zeppelin. Nove canzoni di grande impatto, molto melodiche, suonate benissimo e cantate ancora meglio, ma che hanno una caratteristica fondamentale: sono un vero e proprio omaggio, a volte al limite del plagio, a Robert Plant e compagni. Da “Dawn Song”, passando per la possente “Satisfied”, per concludere con la durissima “Gipsy Hollow” si trovano tracce troppo chiare del grande dirigibile che sconvolse il mondo. Lo stesso si può dire anche quando gli inglesi decidono di abbassare i toni e cimentarsi in digressioni acustiche (“A New Day Will Come (The May Pray)” e “Let It Bleed”) che ricordano il mitico “Led Zeppelin III” o qualcosa di “Houses Of The Holy”. In casi come questi è davvero difficoltoso dare un giudizio, perché la musica è bella e risulta gradevole da ascoltare, grazie a delle canzoni che si lasciano apprezzare per immediatezza, robustezza e melodia. Il problema, però, è che in questa circostanza siamo dinnanzi a qualcosa che si spinge oltre la semplice influenza. Negli anni ottanta, tanto per fare un esempio, i Kingdom Come furono bersaglio di critiche spietate da parte della stampa e della critica specializzata quando si presentarono al mondo con un esordio che venne definito “sacrilego” per come rendesse omaggio ai Led Zeppelin. In questo caso possiamo assicurare con certezza che quell’album, rispetto a “Tapes From The White Ballroom”, è indietro anni luce in materia di influenza, visto che gli Howlin’ May Queen sembrano una copia dei Greta Van Fleet che rifanno gli Zep. Più facile a provare con le proprie orecchie che a scriverlo, ve lo assicuriamo.

Songs
Heart To The Universe
Dawn Song
Satisfied
A New Day Will Com (The May Pray)
White Feather
Way Out Of Town
Let It Bleed
You Better Make Me Groove
Gipsy Hollow
Howlin' May Queen
From UK

Discography
Tapes From The White Ballroom - 2021