Lo sconvolgimento di cui parlano gli inglesi, giunti al secondo full lenght dopo tre EP e il discreto ‘Malignant Dominion’, è sia ritmico che mentale. Ritmico perché il loro ibrido tra technical death metal e deathcore non ammette repliche e cerca in continuazione di mettersi al passo delle nuove tecniche di produzione e delle tendenze discografiche nel settore. Mentale perché dal punto di vista degli arrangiamenti e dell’impianto lirico, ‘Upheaval’ manderebbe fuori di testa più o meno chiunque. La perfezione è ancora lontana ma la sezione ritmica, formata da Chris Binns dei Krokodil e David Diepold degli Obscura, è da urlo e la voce demoniaca di Henry Price è in grado di far saltare per aria anche i meno avvezzi al genere. Il chitarrista e principale compositore Alex Baillie, affiancato per l’occasione da Apostolis “Yage” Karydis, ha supervisionato le registrazioni del materiale che è stato poi inviato a sua maestà Fredrik Nordstrom (At The Gates, Architects, Dimmu Borgir) perché lo rendesse ancora più letale. Il suo mixaggio è sbalorditivo e pezzi come ‘Syntheticus II: Refuge’ e ‘Aeon Sickness’ hanno tutto per accrescere la popolarità dei Cognizance nella comunità extreme metal. Il resto lo faranno un po' di fortuna ed il passaparola scatenato dalle performance dal vivo. Di certo pensare che un disco come ‘Upheaval’ rischi di non essere promosso in maniera adeguata in sede live è quanto mai deprimente.