-Core
Hellbound
Buckcherry
Round Hill Records
Pubblicato il 25/06/2021 da Francesco Brunale
Songs
01. 54321
02. So Hott
03. Hellbound
04. Gun
05. No More Lies
06. Here I Come
07. Junk
08. Wasting No More Time
09. The Way
10. Barricade

Con scadenza ormai fissa, quasi fosse una rata del muto della casa da dover pagare, arriva puntuale il nuovo disco dei Buckcherry. La band di Josh Todd si è giustamente costruita un sound definito nel tempo, attraverso la realizzazione di lavori solidi e ben organizzati, dove si è dato sempre spazio alla musica diretta e senza fronzoli. Insomma, in poche parole con gli americani il rock n roll vero e proprio ha trovato la sua reale confort zone e tutto questo ha fatto in modo che si proseguisse intelligentemente sulla strada tracciata da gente come Aerosmith, Rolling Stones, Guns e altri grandi nomi del genere. “Hellbound”, diciamolo subito, non toglie ma non aggiunge nulla alla sterminata discografia di Todd e compagni che anche questa volta hanno fatto centro con un album pieno di ottimi brani e suonato come ci si aspetta da gente come loro. Rispetto agli esordi si nota una minore aggressività e una maggiore cura, invece, per gli arrangiamenti, anche grazie alla figura prepotente di Marti Frederiksen, chiamato in sede di produzione e che ha la capacità di trasformare in oro tutto ciò che tocca. Ed allora ecco che ci troviamo dinnanzi a pezzi di grande impatto come la strepitosa title track, “Here I Come” e “Gun” che faranno sicuramente sfracelli in sede live. Todd canta, come al solito, in modo imponente e la band è una macchina costruita per correre ad alta velocità, nonostante gli innumerevoli cambi di line up a cui è stata sottoposta nel corso di questi anni. I Buckcherry, rispetto ai colleghi più giovani che stanno dando linfa e revival al rock tradizionale, hanno dalla loro una esperienza maggiore, ma soprattutto un’inclinazione a scrivere canzoni che rimangono in testa. Per essere chiari bisognerebbe dare un ascolto a un pezzo come “Junk”, in cui si fondono Aerosmith e Guns, ma dove sai benissimo che la paternità è solo dei Buckcherry. E’ una cosa che sembra difficile a farsi e a spiegarsi, ma nei confronti della quale questo gruppo si trova a suo completo agio. Lunga vita a Josh Todd.

 

Songs
01. 54321
02. So Hott
03. Hellbound
04. Gun
05. No More Lies
06. Here I Come
07. Junk
08. Wasting No More Time
09. The Way
10. Barricade
Buckcherry
From USA

Discography
1999 – Buckcherry
2001 – Time Bomb
2006 – 15
2008 – Black Butterfly
2010 – All Night Long
2013 – Confessions
2015 – Rock 'N' Roll
2018 - Warpaint
2021 - Hellbound
2023 - Vol. 10