Dopo aver faticato più del previsto per emergere, i greci vogliono assolutamente sfruttare l’inerzia a proprio favore ed imporre a livello internazionale il proprio modern metal ricco di groove, catchy e dinamico. In tal senso il supporto di un’etichetta discografica solida come Napalm potrebbe fare la differenza ma il successore di ‘In Flood’ è comunque un passo avanti sotto tutti i punti di vista. La produzione ed il mixaggio, curati da Terry Nikas agli Zero Gravity Studios, sono superbi ed il mastering è stato effettuato da un nome tutelare come Jens Bogren. L’amicizia ed il rapporto professionale che lega il leader ai membri di Rotting Christ e Septicflesh, che si sono prodigati di complimenti in fase promozionale, farebbero pensare ad un disco oscuro ed invece la scaletta si muove in bilico tra influenze swedish death, atmosfere cinematiche e stacchi melodici di ampio respiro. Rispetto al lavoro precedente la componente progressive è diminuita nell’ottica di un maggiore impatto ed il guitar work di Alexi Charalampous e Greg Eleftheriou è impeccabile. La title track e ‘I Am The Circle’ illuminano la prima parte ma anche ‘The Fallible Experiment’ e la suite ‘Quantum Leap Zero’ mostrano il grado di professionalità e di maturità compositiva raggiunto in oltre quindici anni di attività.