Questo curioso disco di progressive rock sinfonico ci giunge dalla Norvegia e con precisione da Oslo, dove il polistrumentista Hakon Oftung (Tusmørke, Black Magic) ed il batterista Kristian Frøland hanno completato otto tracce in grado di evolvere il messaggio sonoro del precedente ‘Nattfiolen’. L’ispirazione del duo va dai King Crimson ad Anthony Braxton, dai Popl Vuh a Olivier Messiaen ed in generale le atmosfere si mantengono in bilico tra jazz, folklore nordico e prog inglese, per un ascolto fuori dall’ordinario sebbene ricco di referenze. A stupire sono soprattutto gli arrangiamenti, sia nei brani di contorno (‘Prolog’, ‘Fuglehviskeren’ e ‘Vettedans’) sia in quelli più elaborati (‘Skumring I Karesuando’, la title track e ‘Jord III’), che ammiccano alla scena di Canterbury ma anche ad una giocosa spiritualità che può rimandare ai Kaipa oppure ai Gazpacho. Molto lunga la lista degli ospiti, nella quale spiccano la cantante-violinista Åsa Ree (MEER, Tusmørke), Ola Mile Bruland (Actionfredag) e Vilde Mortensen Storesund.