La risposta americana ad uscite anglosassoni come 'Samsara' dei Venom Prison, 'Eternal Forward Motion' degli Employed To Serve e di 'Mirrors' dei Pupil Slicer si chiama 'In Transmission' e segna l'esordio di questa singolare band originaria della Lousiana che può vantare una cantante da capogiro come Crow Lotus. In merito alla sua bellezza travolgente c'è davvero poco da dire ma la ragazza non soffre il paragone con le colleghe né dal punto di vista tecnico né da quello dell'attitudine. Il suo scopo è dare voce alle persone che normalmente vengono messe a tacere e quando parla di mostri da combattere e sensazioni di claustrofobia e disagio, sarà facile per tanti giovani identificarsi nei suoi versi. Il riffing è clamoroso e Jai Benoit, in fase di registrazione, ha mantenuto intatta l'autenticità della band donandole suoni organici e potenti. Il mixaggio è stato invece eseguito da Taylor Young (Nails) e quando 'The Locust Preacher' arriva al culmine, si capisce il motivo per cui sia stato contattato. 'Hollow Doll' e 'Paper Tongues' sono altri apici di una scaletta che svela in maniera inesorabile il talento dei Capra e la loro immediata capacità di competere ad alti livelli. 'Torture Ship' e 'Mutt' sono destinate a crescere al vivo mentre 'Red Guillotine' e 'Deadbeat Assailant', verso la fine del disco, variano leggermente lo spettro sonoro, lasciando prevedere una ulteriore evoluzione in futuro.