Nemmeno il tempo di pubblicare la recensione di 'Hermitage' dei Moonspell che arriva in redazione un altro album in cui il titolo ispira una ricerca interiore profonda e la necessità di isolarsi per vivere il distacco dal mondo, presente anche quando siamo in mezzo alla gente. In questo caso però il genere musicale è totalmente agli opposti perché Sylvain Texier, in passato attivo pure con i progetti Fragments e The Last Morning Soundtrack, è un sound designer di talento, capace di creare atmosfere decadenti e catartiche con l'uso di glitches e una batteria elettronica di seconda mano, oltre che con le note pesanti di un pianoforte. 'Refuge' è un disco destinato a piacere molto agli appassionati di neoclassica, uno stile che sta veramente mettendo in difficoltà le fasce più conservatrici del metal o del rock alternativo, ma pure a chi segue con passione e costanza la scena elettronica islandese. A quattro anni da 'Promises Of Pale Nights', pezzi come 'Reveries Op.1' e 'Morning' mostrano un'abilità non comune negli arrangiamenti e nella costruzione dei crescendo armonici. Una musica adatta sia per concerti in musei di arte contemporanea o sale di tipologia classica, ma soprattutto una musica adatta come colonna sonora e intrigante da remixare con un pizzico di elettronica in più. 'November 17th' sembra poi celare qualcosa di importante e magari in fase di intervista chiederemo il suo significato all'autore francese, appena tornato sul mercato col nuovo singolo 'Nocturne'.