Ho la netta impressione che Tony Foresta e Ryan Waste abbiano festeggiato l’uscita di questo album quasi fosse manna dal cielo. Per tutti gli appassionati di thrash metal i californiani sono il classico gruppo che avrebbe meritato di più e che non è mai riuscito a sfondare, per buone o cattive ragioni. I californiani si formarono nel ‘87 e nell’aprile dello stesso anno si esibirono al mitico Fender’s Ballroom di Long Beach con Cryptic Slaughter, Dark Angel e Possessed. Dopo aver registrato il demo ‘The Awakening’, Phil Flores e soci vennero messi sotto contratto da SPV ed entrarono in studio per l’EP ‘Rise Above’. Dopo un paio di full lenght, lo spettacolare ‘Annihilation Of Civilization’ - prodotto da Cacey McMakin (Nuclear Assult, Kreator) - e il discreto ‘The Underworld, il gruppo andò a rotoli. Dopo quasi trent’anni di silenzio, gli Evildead sono di nuovo nei negozi e solo la copertina di Ed Repka (Megadeth) rende obbligatorio l’acquisto dell’album. In scaletta poi ci sono ottime tracce come ‘The Descending’, ‘Blasphemy Divine’ e ‘A.O.P. War Dance’ che faranno divertire i vecchi fan grazie al riffing speed metal di Albert Gonzales e Juan Garcia, alle invettive politiche ed un pizzico di ironia che non guasta mai.