Oltre ad essere di una bellezza unica, la cantante e compositrice svedese ha una lunga carriera in ambito jazz alle spalle. Dopo ‘Attitude & Orbit Control’, prodotto da Magnus Öström e vincitore di un Grammy in patria, la Lindström ha impiegato quasi dieci anni per tornare nei negozi ma il nuovo materiale è davvero straordinario. La collaborazione con Robert Wyatt l’ha fatta probabilmente riflettere sull’aver raggiunto una sorta di apice, oltre il quale sarebbe stato difficile ripetersi. Così sono nati versi come “You were the Queen Of The Mountain, you were the Mistress of forest and stream, you made me run on the Hillside, you made me a bearer of dreames, you made me move a mountain, because you never gave in..” e un album dalla sensibilità pop unica. Per carità non siamo al cospetto di canzoni commerciali ma di sicuro ‘Queen On The Hillside’ possiede alcuni potenziali singoli e si avvicina di più a release che abbiamo amato negli anni scorsi come quelle di Pernilla Andersson, dei Paatos, dell’ex The Third And The Mortal Kari Rueslåtten oppure di Susanna & The Brotherhood Of Our Lady. Aperture melodiche eleganti, arrangiamenti di una bellezza unica e una proposta adulta che però potrebbe raccogliere consensi anche nelle fasce di pubblico più giovane. ‘Queen On The Hillside’ è tutto questo e ha il pregio di non voler copiare ‘Attitude & Orbit Control’ e nemmeno di volersi limitare a strutture compositive ortodosse. Al fianco della Lindström, che si è occupata della produzione assieme a Göran Petersson, troviamo tra gli altri un pianista eccezionale come Jonas Östholm, che ricordiamo per le collaborazioni con Emil Strandberg e Jon Fält, il chitarrista di origini greche Andreas Hourdakis ed ancora Magnus Öström, responsabile delle parti di batteria e dei contorni elettronici. Considerato che le registrazioni erano risalenti a otto anni prima, l’album è stato di recente rimasterizzato da Claes Persson e ha così assunto ancora più valore. Oltre alla imperiosa title track, in scaletta spicca la purezza di ‘Fragments’, ‘That Cloud’ e ‘Breathe’.