Il gruppo screamo-post hardcore ellenico stavolta si è veramente superato, realizzando un magnifico vinile impreziosito dalla copertina di Paschalis Zervas (Ulver) e destinato a fare impazzire gli appassionati di Converge, Botch, Celeste, Nails e Cult Leader. La storia dei Minerva Superduty inizia nel 2012 e due anni dopo giunge nei negozi il mini omonimo di esordio. Passano altri due anni e ‘Gorod Zero’ ribadisce con forza la bravura di questo combo incendiario che non la manda a dire quando si tratta di accendere il lume dell’aggressività ma che allo stesso tempo sa costruire robuste linee melodiche e regalare emozioni con testi corrosivi e fortemente politici. ‘Rigid Mass’ per esempio non si fa apprezzare soltanto per il caos controllato e la sua base hardcore ma per un’invettiva antifascista e una critica feroce ai pregiudizi che ancora regnano nella società moderna. ‘Clandestine’ e ‘Urban Development’ sono altri due apici di una scaletta dinamica e voluminosa, ricca di spunti ritmici interessanti ma anche mastodontica, statuaria ed esaltata dal contributo importante di Argy & Haris dei Broken Fingers. Un secondo full lenght capace di competere con quanto di meglio viene proposto nel settore a livello internazionale e decisamente più completo rispetto ai precedenti. Quando ascolterete ‘In Public’ verrete travolti da un desiderio irrefrenabile di vedere i Minerva Superduty dal vivo e credo che questo sia il pregio maggiore di una release da capogiro. ‘For My Friends’ si chiude con questo verso che non può non far riflettere: “through self-awareness comes evolution, a grand step into disillusion...”.