Prima o poi doveva succedere anche da noi. La scena italiana, incapace di supportare adeguatamente, sta assistendo all'emersione di gruppi che hanno sempre meno radici con il paese da cui provengono e possono vantare al contrario la professionalità e tutte le caratteristiche che appartengono alle migliori realtà internazionali. Un esempio lampante sono i sardi, che già col precedente 'The Sorceress Reveals – Atlantis' si erano messi in grande evidenza ma che adesso sembrano avere davvero compiuto lo step decisivo per dominare in lungo ed in largo. 'Janas' è un album che possiede l'immediatezza di release hard rock mainstream ma allo stesso tempo si mantiene legato ai valori della musica progressive e power metal. L'approccio moderno del gruppo guidato da Claudia Barsi, autrice di una performance straordinaria, si riflette in linee melodiche corpose e dinamiche importanti ('The Black Mask' e 'The Dark Lady') ma, pure quando le trame strumentali si fanno più complesse e gli arrangiamenti elaborati, il livello di attenzione non cala mai. Per produrre il loro quarto full lenght, i Souls Of Diotima sono tornati in Svezia e, invece di replicare l'esperienza ai Fascination Street Studios di Jens Bogren, si sono rivolti a Oscar Nilsson dei Crehate Studios (Mustasch, Hank von Hell), rendendo ancora più unico e riconoscibile il proprio stile. 'Sleep Demon' e la title track regalano altre emozioni mostrando commistioni con l'alternative metal e tracciando uno spaccato macabro sulla Sardegna, con le sue storie esoteriche, le leggende ed una tradizione storica che ha pochi eguali al mondo.