Più che rifarsi all'oscuro e sicuramente efficace video girato da Brendan McGowan per la title track, consiglio di fare un giro su YouTube ed ascoltarsi il demo 'Encased In Ice', edito nel marzo dello scorso anno e contenente la cover di 'Witches' Coven' dei Mortician'. Così capirete bene di cosa stiamo parlando. I Frozen Soul infatti non hanno la minima intenzione di apparire moderni o seguire chissà quale trend eppure la produzione è ottima e ogni strumento è facilmente udibile nel missaggio generale. Già alla seconda traccia, la brutale 'Arctic Stranglehold', si evince come tecnicamente la band sia su un piano superiore a buona parte della concorrenza in ambito brutal death e l'equilibrio tra glacialità dei riff e dei grugniti di Chad Green (ex Vulgar Display, End Times) ed il nervosismo degli stacchi ritmici viene mantenuto tale per tutta la durata dell'album. Samantha Mobley percuote le corde del basso e 'Hand Of Vengeance' ruota molto attorno alle grasse note dell'ex Vermiculated mentre 'Merciless' e 'Twist The Knife' mettono in evidenza il guitar work di Michael Munday (ex Wildspeaker, End Times) e dell'ultimo arrivato, Chris Bonner (Steel Bearing Hand, ex Obstruction). Infine le tracce conclusive 'Faceless Enemy' e 'Gravedigger' sono caratterizzate da una sorta di assolo continuo di Matt Dennard. Stiamo a vedere come Century Media riuscirà a promuoverli ma senza dubbio i texani hanno i numeri per imporsi su scala internazionale.