A tutti quelli che pensano che Dominic Harrison sia solo un ragazzetto di cattivo gusto che fa finta di essere punk per non trasmettere nostalgia nei confronti delle boy band degli anni '90, consiglio di aspettare a rilasciare giudizi affrettati e approfondire la conoscenza. Questo perché io stesso stavo quasi per andarmene quando Yungblud è salito sul secondo stage del Northside Festival. Poi mi sono reso conto che il ragazzo ci sapeva fare e ho ascoltato con attenzione le sue canzoni. L'idea alla base di 'weird!', così come del precedente 21st Century Liability', è mixare trap, hip hop e punk rock, ammiccando alle classifiche ma riuscendo ugualmente ad esprimere il proprio desiderio di ribellione. Che poi i gesti inconsulti oppure i testi provocanti dell'autore di 'King Charles' e 'I Love You, Will You Marry Me' facciano vomitare i veri appassionati di hardcore e punk è un altro discorso, però questo secondo album ha diversi punti di forza. Il primo è sicuramente rappresentato dalla collaborazione con Machine Gun Kelly ('Acting Like That'), il secondo il fatto che l'altra collaborazione con Halsey e Travis Barker dei Blink-182 ('11 Minutes') sia stata rafforzata con almeno tre pezzi prodotti alla stessa maniera ed infine la capacità di tirare fuori ritornelli che possono piacere sia agli appassionati di Twenty One Pilots e Linkin Park sia a coloro vivono la musica in maniera rapida e feroce, con singoli, video, servizi streaming, fregandosene di qualunque supporto fisico. La sua popolarità è cresciuta anche alle serie televisive The Lodge, in cui ha pure recitato, e 13 Reasons Why ma 'weird!' potrebbe completare l'opera.