Quando è arrivata in redazione la copia promozionale di ‘Nihil’ ho pensato che i Serpents Oath fossero un gruppo di Les Acteurs De L’Ombre Productions, etichetta che da anni promuove il meglio del black metal francese. In questo caso dobbiamo invece spostarci un po’ più in su in termini geografici ed esattamente in Belgio dove il trio guidato da Tes Re Oh ha saputo evocare le atmosfere più putride e dilanianti del metal estremo nordeuropeo senza però limitare la produzione a qualcosa di piatto ed esclusivamente organico. A colpire è infatti la registrazione di questo debutto, plasmato allo Stage One Studio da Andy Classen (Belphegor, Legion Of The Damned) che si appoggia sui riff mastodontici di Daenum e viene esaltato dalla performance strepitosa di Draghul dietro le pelli. ‘Voc Mortiis’ introduce una tracklist ferale, ben descritta dall’artwork di Néstor Avalos (Bloodbath, Dark Funeral), che non ammette replice e trova i suoi apici in corrispondeza delle malvage ‘Speaking In Tongues’ e ‘The Swords Of Night And Day’. Il mistero che si cela dietro al gruppo non verrà chiarito finché non potremo ammirarlo dal vivo ma di sicuro un esordio del genere non è nato dall’improvvisazione. I tre musicisti infatti sanno il fatto loro e non a caso Soulseller Records (The Deviant, Wombbath, Porta Nigra..) ha puntato senza indugi su ‘Nihil’, intravedendo il suo notevole potenziale.