L'etichetta di Brian Slagel non è certo nota per seguire i trend o cercare necessariamente di scoprire nuove band in grado di incendiare la comunità metal, ma è difficile essere stimolati in tal senso quando puoi vantare formazioni in catalogo che se ne escono fuori con dischi come 'Punching In The Sky' e 'Long Day Good Night'. In nome dei vecchi valori del progressive metal, ma anche con uno sguardo acuto verso il futuro, gli americani ci donano tredici tracce, per oltre settanta minuti di musica, che non fanno per forza meglio o peggio di quelle di 'Theories Of Flight'. Sono semplicemente tredici tracce dei Fates Warning e non hanno bisogno di presentazioni, perchè la loro essenza è quella che ha fatto in modo che gli appassionati del genere ne consacrassero lo status al pari di altri colossi come Dream Theater, Opeth e Symphony X. 'The Destination Onward' inaugura una scaletta in cui ciascun musicista si prende uno suo spazio significativo. Lo stile di Jim Matheos, Joey Vera e Ray Alder è inconfondibile ma anche l'ultimo arrivato, il batterista Bobby Jarzombek, si erge a livelli impressionanti e, a proposito di batteria, Gavin Harrison di Porcupine Tree e The Pineapple Thief è protagonista assoluto di 'When Snow Falls'. Altri apici sono senza dubbio 'Alone We Walk' e 'The Way Home' ma pure il finale, costituito da 'The Longest Shadow Of The Day' e 'The Last Song', metterà i brividi ai fan della prima ora.