-Core
Contaminazione 2.0
Il Rovescio Della Medaglia
Jolly Roger Records
Pubblicato il 23/11/2020 da Francesco Brunale
Songs
01. Absent For The ConsumedWorld
02. Ora Non Ricordo Più
03. Il suono Del Silenzio
04. Mi Sono Svegliato E… Ho Chiuso Gli  Occhi
05. Lei Sei Tu: Lei
06. La Mia Musica
07. Johann
08. Scotland Machine
09. Cella 503
10. Contaminazione 1760
11. Alzo Un Muro Elettrico
12. Sweet Suite
13. La Grande Fuga
14. Il Nulla
15. La Creazione
16. L’Ammonimento
Songs
01. Absent For The ConsumedWorld
02. Ora Non Ricordo Più
03. Il suono Del Silenzio
04. Mi Sono Svegliato E… Ho Chiuso Gli  Occhi
05. Lei Sei Tu: Lei
06. La Mia Musica
07. Johann
08. Scotland Machine
09. Cella 503
10. Contaminazione 1760
11. Alzo Un Muro Elettrico
12. Sweet Suite
13. La Grande Fuga
14. Il Nulla
15. La Creazione
16. L’Ammonimento

Negli anni settanta il proliferare di grandi rock band italiane era all’ordine del giorno. La loro voglia di sperimentare, di gettarsi in territori decisamente prog e la freschezza delle proprie idee erano le caratteristiche fondamentali di gruppi che hanno segnato un’epoca assolutamente irripetibile e di cui si sente ancora la nostalgia e il bisogno. Tra le tante entità di quel periodo, merita una citazione particolare Il Rovescio Della Medaglia. La band capitanata dal funambolico chitarrista Enzo Vita ha avuto un percorso importante, grazie a un sound tosto che, addirittura, in origine era stato concepito senza l’uso delle tastiere. “Contaminazione”, uscito nel 1973, è stato il loro album più famoso e questo live, suonato in un’abbazia del 1200 a San Galgano, ce lo ripropone integralmente, dando allo stesso un contorno greve e, allo stesso tempo, soave. La formazione romana che ha ancora in Vita il suo elemento imprescindibile è formata da musicisti esperti e di assoluta qualità come Andrea Castelli (già nei Mantra, Cappanera e Silver Horses) e vede anche la partecipazione in “Alzo Un Muro Elettrico” di Vittorio De Scalzi (New Trolls) al flauto, oltre alla presenza di un quartetto d’archi, volto a rendere ancora più imponente il sound di un gruppo che sembra viaggiare con il pilota automatico. Le canzoni sono riuscite a resistere all’usura del tempo e la loro rilettura attuale ci fa capire quanto talento ci fosse ne Il Rovescio Della Medaglia. Le influenze di Jethro Tull, Genesis, Emerson, Lake & Palmer si intersecano benissimo con il talento compositivo dei romani che, a loro volta, hanno influenzato colleghi che avrebbero poi riscosso successo negli anni 80. Per chi non conosce questa formazione, il live in oggetto è davvero un bel modo per approcciarsi a un genere che in Italia fece breccia in maniera incontrovertibile negli anni settanta. Per chi già sa tutto, questo disco è, comunque, da tenere, perché mette in mostra tutti i pregi di un complesso di assoluta qualità. E questo album, alla fine dei conti, potrebbe essere il prologo a qualcosa di nuovo all’orizzonte.

Il Rovescio Della Medaglia
From Italia

Discography
1971 - La Bibbia
1972 - Io come io
1973 - Contaminazione
1995 - Il ritorno
1999 - Vitae
2011 - Microstorie
2016 - Tribal Domestic