I singoli possono essere azzeccati o meno e 'Soul Punx' lo è sicuramente. Da quel video emerge la passione e l'intensità che questi ragazzi mettono nel loro hard rock. Al primo impatto mi hanno ricordato i Jolly Power, di cui ricordo un concerto leggendario ad uno dei tanti Psycho! Festival, ma nello specifico le chitarre sono più robuste e gli arrangiamenti maggiormente orientati verso la scena svedese (Hardcore Superstar, Backyard Babies). Aggiungete un tocco alla Buckcherry ed il gioco è fatto, per dieci tracce che passano dallo sleaze rock allo street metal senza mai risparmiare energia. Jack è una furia al microfono e ogni goccia del sudore lanciata nell'aria con i capelli è un salto al cuore per chi ama questo genere ed il guitar work di D.B. e Niko è impeccabile. 'Scene Of The Crime' ci ricorda quanto possa diventare morboso il nostro interesse per alcuni film o telefilm ispirati dalle gesta dei serial killer, 'After Dark' e 'Who Fkd Who' sembrano scritte apposta per scatenare il pogo sotto palco mentre 'No Love' e 'One Last Day' ci ricordano la regola principale del rock ovvero la semplicità. I pezzi degli Speed Stroke sono essenziali ma curati, diretti ma mai banali e negli ultimi anni di dischi di questo tipo ne abbiamo ascoltati veramente pochi. Da segnalare l'ottimo mixaggio a cura di Marco Paradisi e di D.B. ai Boat Studio di Bologna e la copertina realizzata da un artista che non ha più bisogno di presentazioni come SoloMacello, autore delle copertine tra gli altri di Valient Thorr e Black Veil Brides e collaboratore anche di Classix!. L'altro giorno ho acquistato su Discogs una vecchia copia di 'High And Dry' dei Def Leppard e me la sono goduta per ore. Oggi mi sto divertendo da matti con 'Scene Of The Crime'. Questo è il potere della musica.