I Seraphic Eyes sono una formazione italiana, precisamente di Biella, volta a un suono ispirato chiaramente ai primi anni novanta, quando Seattle era la capitale del rock mondiale. In molti si chiederanno se ci si trovi dinnanzi alla classica band che suona spiccicata agli Alice In Chains o ai primi Pearl Jam. In realtà questa domanda trova subito una risposta negativa, visto che i riferimenti dei piemontesi sono altri. In questo ep, costituito da cinque canzoni solide, sono band come Melvins, Tad e i Nirvana di Bleach a trovare terreno fertile nelle influenze che caratterizzano il sound greve di un gruppo, abile a creare quadri e sfaccettature molto nere all’interno dei propri brani. “Fake Choices” sembra davvero un misto tra “About A Girl” e qualcosa preso dai Truly, mentre “Maybe A Storm” avrebbe fatto bene se fosse stata presente nella discografia dei Tad. Il cantato, a volte simile a quello di Mark Arm, conferisce un tono ancora più buio alle composizioni e questo aspetto regala interesse a un ep intrigante e pieno di idee nostalgiche che è giusto cacciare fuori quando è il momento. Forse manca in tutto questo il singolo che spacca, ma ciò appare un peccato, tutto sommato, veniale. Per ora va bene così, sperando che il futuro sia foriero di soddisfazioni per i Seraphic Eyes, che dalla loro hanno già all’attivo di buoni album.