Una bella sorpresa, il primo disco di Yandro Estrada e Ignacio Nisticò, entrambi ex Camera237, che si sono affidati all’esperienza di Riccardo Pasini (Storm{o}, Void Of Sleep) per fare centro fin da subito. La line-up è completata da Francesco Clarizio (ex A Minute To Insanity) e Ettore Giardini (attivo in passato con gli Etereae) e l’eccitante ibrido tra post hardcore, punk e noise rock italiano (Marlene Kuntz su tutti) non suona mai scontato. L’urgenza melodica di pezzi come ‘Lo Chiamavamo Casa’, ‘Purgatorio’ e ‘E' Finito Il Tempo’ si scontra o incontra, a seconda di quanto sia sviluppato il vostro cinismo, con il ‘Frastuono’ delle chitarre ed una profonda inquietudine dei testi che riporta alla mente le visioni passate di Fine Before You Came o La Quiete. ‘Uscirne Illesi’ non è però soltanto un ottimo debutto da ascoltare in questi mesi di solitudine, dolore e negazionismi di varia natura, ma un disco che sembra scritto appositamente per essere violentato dal vivo, tra riverberi, dissonanze e distorsioni inique. ‘Schegge’ emozionali – ma non chiamateli emo per carità - che lasciano un segno indelebile facendo intendere un grande futuro per i calabresi, a condizione che la presente non venga etichettata come l’ennesima uscita indie in grado di salvare il rock italiano. Qui non interessa salvare nessuno ma “uscirne illesi” e tornare a spaccare tutto sui palchi di provincia.