-Core
Pragmatic Sanction
Disciples Of Verity
Dark Truth Records
Pubblicato il 22/10/2020 da Francesco Brunale
Songs
1. Lying To Myself
2. The Flow
3. Worthy
4. The Lost Ones
5. Confinding In Shadows
6. Remember The Leaving
7. Unsteady
8. I Am I
Songs
1. Lying To Myself
2. The Flow
3. Worthy
4. The Lost Ones
5. Confinding In Shadows
6. Remember The Leaving
7. Unsteady
8. I Am I

In questi ultimi anni Corey Glover non è stato con le mani in mano. A differenza di quanto capitato a cavallo del secolo scorso, il cantante dei Living Colour ultimamente ha sfornato dischi a ripetizione. Prima con la band madre per cui è conosciuto in tutto il mondo, poi con gli Ultrafonix di George Lynch, successivamente con Stevie D e ora con i Disciples Of Verity, formazione in cui militano esponenti del metal pesante come George Pound (Negative Sky) e Corey Pierce (God Forbid). Ed è proprio il territorio del metal che questo nuovo gruppo va a esplorare, portando il cantante di New York a cimentarsi in qualcosa di inedito, tanto che i pezzi dei Living Colour come “This Little Pig” o “Postman”, presenti sul futuristico “Stain”, risultano essere canzoni morbide e dall’approccio quasi leggero. Qui, invece, la strada si fa impervia, perché i riferimenti sono realtà come i primi Sevendust o i Machine Head, tanto che Morgan Rose e Phil Demmel sono tra gli ospiti di questo album che al suo interno ha tra le special guests anche gente come Jeff Loomis degli Arch Enemy e Joe Gareri. Fatto questo lungo preambolo, appare chiaro che i brani, pesantissimi di loro, abbiano proprio in Glover il suo valore aggiunto. L’opener “Lying To Myself” si apre con un ritornello spaventoso che potrebbe già di per sé bastare a far capire l’aria che tira. Meglio ancora si va con “The Flow” che presenta come ospite proprio Morgan Rose alla batteria. In questo caso le melodie sono poco accessibili e sembra davvero che i Sevendust abbiano cambiato cantante e che siano ritornati quelli di fine anni novanta. Le chitarre ribassate e la forza compulsiva delle stesse porta a risultati interessanti in “Worthy” con Glover che alza i toni della sua ugola quasi senza farsene accorgere. Non ci sono pause e “The Lost Ones”, che parte come una cavalcata, si trasforma in qualcosa di rabbioso e brutale, con ritmi dimezzati e stacchi improvvisi che lasciano senza parole prima di arrivare ad un chorus molto metal. “Confinding In Shadows” è qualcosa a metà tra i Machine Head di “The Burning Red” ed i Lamb Of God, mentre “Remember The Leaving” ha nella velocità il suo marchio di fabbrica. Se qualcuno spera di trovare lenti o ballate è fuori pista. La sola concessione vera verso una melodia di facile impatto la si scopre in “Unsteady”, unica traccia senza ospitate. E’ la canzone che più si avvicina agli ultimi Living Colour che da qualche tempo sembra abbiano virato verso sonorità industriali e cupe. A chiudere questo lavoro, che molto probabilmente lascerà interdetti i fan della prima ora di Glover, ci pensa l’ottima “I Am I” che è un altro manifesto di assoluta bellezza. Ora ci sarà da capire quali saranno i riscontri per un disco in uscita in piena pandemia e che per la cupezza e la durezza dei suoni si sposa alla perfezione con questo 2020 nero e pregno di dolore.

 

Disciples Of Verity
From USA

Discography
Pragmatic Sanction - 2020