-Core
Ultra Mono
Idles
Partisan
Pubblicato il 04/10/2020 da Lorenzo Becciani
Songs
1. War
2. Grounds
3. Mr. Motivator
4. Anxiety
5. Kill Them With Kindness
6. Model Village
7. Ne Touch Pas Moi
8. Carginogenic
9. Reigns
10. The Lover
11. A Hymn
12. Danke

'Ultra Mono' è l'ennesimo grande album degli Idles ed il fatto che stia andando così bene nelle classifiche inglesi, per quanto siano ormai lo specchio di vendite minoritarie rispetto a dieci anni fa, dimostra che c'è ancora qualcuno in giro che capisce qualcosa. Tutti adesso saliranno sul carrozzone, già in rete si leggono recensioni che fanno sorridere, ma difficilmente sapranno trasmettervi la medesima urgenza che avete letto su queste pagine, prima ai tempi di 'Brutalism' e poi per 'Joy As An Act Of Resistance'. Questo perché i miei occhi avevano visto gli Idles distruggere ogni cosa possibile a Iceland Airwaves diversi mesi prima che il loro debutto venisse immesso sul mercato. Poteva essere solo punk. Poteva durare poco. Invece i quattro hanno fatto ancora più squadra e le difficoltà della vita di tutti i giorni hanno reso imbattibili i loro pezzi. Gli Idles sono micidiali e imprevedibili come le peggiori droghe e 'Ultra Mono' non è solo un disco punk. É un disco di ribellione, è un disco rock che viene storpiato dalla distorsione degli strumenti e da una follia controllata che in sede live diventa contagiosa. La storia non è cambiata nemmeno stavolta; Joe Talbot bercia come un ossesso nel microfono ed i suoi testi pugnalano all'improvviso ('The Lover'), il basso di Adam Devonshire è gigantesco, le chitarre di Mark Bowen e Lee Kiernan spaccano tutto e Jon Beavis fissa tutti da dietro il drum kit, trasmettendo un senso di sicurezza e di potenza. Dalla Batcave di Bristol a viaggiare il mondo ne passa ma gli Idles non hanno mai smarrito i valori dell'unità e della vulnerabilità. Con il primo sanno farsi forti e dominare l'intera scena, mettendosi alle spalle i vari Shame, Fontaines D.C. e Fat White Family. Con il secondo invece riescono a mantenere la connessione con l'ascoltatore e pezzi come 'Grounds' e 'Anxiety' sono da pelle d'oca. 'Mr. Motivator' è forse l'episodio più pop in carriera perché, statene certi, quello che è il loro concetto di pop e le collaborazioni con Jamie Cullum, il piano che apre 'Kill Them With Kidness', e Jenny Beth, nel garage rock di 'Ne Touch Pas Moi', hanno reso più vario il materiale. In scaletta spiccano pure le politiche 'Model Village' e 'Carcinogenic' e la schizofrenia industrial noise di 'Reigns'. Kenny Beats (Denzel Curry) si è occupato del programming mentre la produzione è stata curata da Adam Greenspan (Refused) e Nick Launay (Nick Cave & The Bad Seeds). Una serie di esplosioni continue che devono rendere lo spazio abitabile dalle parti del vostro stereo una vero ring da wrestling.

Songs
1. War
2. Grounds
3. Mr. Motivator
4. Anxiety
5. Kill Them With Kindness
6. Model Village
7. Ne Touch Pas Moi
8. Carginogenic
9. Reigns
10. The Lover
11. A Hymn
12. Danke
Idles
From UK

Discography
2017 Brutalism
2018 Joy As An Act Of Resistance
2020 Ultra Mono
2021 Crawler
2024 Tangk