Come al solito i prodotti di High Roller Records si distinguono per la cura dei dettagli e l’assoluta devozione della musica alla scena underground heavy metal. Dopo il ritorno dei Messiah, arriva nei negozi il secondo lavoro in studio di questi thrasher norvegesi che amano alla follia le uscite degli anni ‘80 di Slayer e Sepultura. A sei anni di distanza da ‘Speed Metal Hell’, cambia poco o nulla ma non è certo una spinta propulsiva di innovazione ciò che si può trovare in un disco come ‘Sepulchral Demons’. Gli spettri dei Töxik Death sono quelli che affollano i cimiteri di una volta, i riff al massimo possono rubacchiare qualcosa al thrash tedesco ma per il resto sono al cento per cento di matrice californiana e la sezione ritmica non si concede tregue. Le sette tracce in questione – registrate e mixate da Anders Krokedal degli Uranoia presso l’Elektrosjokk Studio di Sandnes – andrebbero tutte bene per un'ipotetica compilation di RRAZÖRR, la nuova rivista nata da alcune menti della redazione di Classix Metal. Tanto vale prendersi la giornata libera e calarsi anima e corpo nelle atmosfere melliflue e sepulcrali che in molti hanno visto solo nei film.