Ormai il legame tra Sonic Syndicate e The Unguided è spezzato da tempo e il gruppo death metal melodico fondato da Richard Sjunnesson ha evitato di conformarsi troppo alle caratteristiche del genere assumendo un profilo più personale, fin da 'Fragile Immortality'. Poi, forse il riscontro ottenuto da 'Lust and Loathing' e 'And The Battle Royale' non è stato quello che si sarebbero attesi negli uffici della Napalm Records. Questo è il motivo per cui il presente quinto full lenght, pubblicato in uno dei peggiori momenti dell'industria musicale, assume un'importanza vitale per una band diventata adulta. L'inizio di 'Father Shadow' è spettacolare: il riff di 'Childhood's End' ricorda i Nightwish più bombastici poi partono batteria e scream ed il pezzo diventa strabordante. Le voci di Sjunnesson e Jonathan Thorpenberg si fondono a meraviglia e la produzione è decisamente organica. 'Never Yield' e 'War Of Oceans' sono altri due pezzi esplosivi che funzioneranno bene in tour ma gli episodi che definiscono al meglio la nuova identità dei norvegesi sono 'Crown Prince Syndrome' e 'Gaia', che parte con una base quasi dance alla Amaranthe e vede la partecipazione di Erik Engstrand. Giusto per non dimenticarsi da dove provengono, il frontman e suo fratello Roger hanno voluto inserire tre cover dei Sonic Syndicate, tra le quali la più riuscita è senza dubbio 'Denied'.