Davvero un gran esordio quello degli irlandesi che immettono sul mercato dieci canzoni di puro ed evocativo death metal. Nati dalle ceneri degli Abaddon Incarnate – in cui militavano il portentoso drummer Jason Connolly ed il chitarrista-bassista Annatar - i Legion Of Wolves prendono spunto dagli Ex Deo di Maurizio Iacono per la copertina ma il loro stile è molto più old school. Di innovativo c'è poco in 'Bringers Of The Dark Sleep' ma se amate Pestilence, At The Gates, Hypocrisy e Bolt Thrower allora sappiate che all'interno dell'album troverete riferimenti precisi e mai scontati alle suddette band ed ai loro capitoli discografici più significativi. A differenza di tante altre band però i Legion Of Wolves non si limitano a copiare ma tirano fuori una personalità impressionante e dimostrano di avere imparato così tanto bene la lezione da poterla interpretare con dovizia di particolari. Riflessioni sulla guerra e sulla violenza in generale emergono in liriche che si collegano alla mitologia e fin dall'opener, da cui prende il titolo il lavoro, il grado di aggressività è altissimo. A stupire sono soprattutto 'You Shall Know' e 'Plague Of The Immortal', che aspettano solo di essere sputate con rabbia dal vivo. I margini di miglioramento sono relativi al cantato gutturale di Chris ed al raggio di azione che al momento pare limitato al death europeo. Già così però i Legion Of Wolves saranno capaci di intrattenervi in nome della brutalità.