-Core
Via Negativa
Black Shine Fever
Self Produced
Pubblicato il 14/07/2020 da Lorenzo Becciani
Songs
I. Diakrisis
II. De Profundis Clamavi/Disincarnate
III. Phaedra's Dream
IV. Lamma Sabactani
V. Metanoia
VI. The Vulture's Mouth
VII. Mania
VIII. Martyrium
IX. Uranian (Ad Gratiam)
X. The Seven Bells Of Doom
XI. Spiritual Critical Gothic
XII. Firechild
Songs
I. Diakrisis
II. De Profundis Clamavi/Disincarnate
III. Phaedra's Dream
IV. Lamma Sabactani
V. Metanoia
VI. The Vulture's Mouth
VII. Mania
VIII. Martyrium
IX. Uranian (Ad Gratiam)
X. The Seven Bells Of Doom
XI. Spiritual Critical Gothic
XII. Firechild

La via negativa è una via di dolore, catarsi e assoluta decadenza. Una via scoperta tre anni fa, quando assistemmo sorpresi all’uscita di ‘Mania’ e subito la mente tornò ad altri progetti paralleli di Maxx Maryan come The Wet e Blackcore. La mente degli Helalyn Flowers ha saputo crearsi uno spazio totalmente devoto al doom, al post-punk ed al blackgaze ma proprio come il mini brillava di numerose influenze e lasciava intendere un potenziale ancora da sviluppare, ‘Via Negativa’ appare un lavoro in studio estremamente coeso, focalizzato e capace di mettere in evidenza un’identità sonora precisa. La stupenda copertina, a cura di Noemi Aurora, introduce una dozzina di tracce rivestite di un’aura black. L’atmosfera si fa subito cupa con ‘De Profundis Clamavi/Disincarnate’, il cantato riporta alla memoria il Fernando Ribeiro più ispirato e le ritmiche sono quelle di Bauhaus e Sister Of Mercy. I riff di ‘Phaedra’s Dream’ e ‘Mania’ rievocano i primi Christian Death e svelano la purezza di una produzione che ha saputo conciliare i valori e l’organicità del passato con la tecnologia di oggi. Da brividi ‘Lamma Sabactani’, aperta da un furioso stacco alla Emperor e capace di spingere chi si pone nell’ascolto con una melodia subliminale ed un finale gothic punk che fa pensare ai Neon di ‘Rituals’. Non fate poi sentire ‘The Seven Bells Of Doom’, prima del delirio mansoniano di ‘Spiritual Critical Gothic’, a Johan Edlund perché potrebbe peggiorare ulteriormente il suo stato di salute, in attesa del tanto decantato ritorno dei Tiamat. La chiusura spetta alla superba ‘Firechild’, arpeggio magnetico e grida che sembrano davvero provenire dall’inferno, e viene già voglia di ripartire da capo. Un album bellissimo, che necessita di tempo per cogliere le sue numerose sfumature e ha tutto quello che serve per stracciare la concorrenza estera.

Black Shine Fever
From Italia

Discography
Via Negativa - 2020