Il gruppo originario di Monza cita lo psichiatra Alfred Adler nel videoclip di ‘Coerenza’, parla di lividi, sguardi, parole che restano, ma soprattutto dimostra una maturità superiore a quella di buona parte della concorrenza. La voce di Eleonora sembra provenire dalla seconda metà degli anni ‘90 eppure arriva subito, dritta al cuore come direbbero gli Anhima, ed il successore di ‘La Musica Elettronica E’ Il Futuro’ scorre via che è un piacere, tra ammiccamenti a Verdena, citazioni di CCCP e Prozac + e quell’approccio vintage che fa un po’ figo nella scena indie rock di casa nostra. ‘Difetti’ è stato prodotto artisticamente da Andrea Ravasio dei Plug e mette in luce le qualità indiscutibili di questi ragazzi che giocano con le dinamiche e rimangono in costante bilico tra un sound artigianale, cresciuto in sala prove, e alcuni spunti melodici più coraggiosi, magari in grado di aprire qualche porta in futuro. Si parte con l’irruenza di ‘Vent’anni’ e il viaggio si chiude con il ritornello confortante di ‘Kintsugi’; nel mezzo si parla di ‘Infelicità’, ‘Insonnia’ e ‘Ipnosi Regressiva’ con una narrazione energica, dinamica e un po’ poetica. La speranza è che quanto di buono emerge da questi solchi digitali possa essere trasportato con continuità dal vivo, non appena sarà di nuovo possibile organizzare qualcosa di decente. “Non ha senso scriverci cose che non si possono fare” ci ricorda Eleonora e questo è sicuramente uno dei difetti che dovremmo eliminare.