-Core
Noio; Volevam Suonar
Edda & Marok
Contempo Records
Pubblicato il 16/06/2020 da Francesco Brunale
Songs
1. Maranza
2. Servi Dei Servi
3. Noio
4. Stai Zitta
5. Madonnina
6. Bebigionson
7. Esce Il Sangue Dalla Neve
8. Achille Lauro
9. Sognando
10. Mantrino
11. Castelli Di Sabbia
Songs
1. Maranza
2. Servi Dei Servi
3. Noio
4. Stai Zitta
5. Madonnina
6. Bebigionson
7. Esce Il Sangue Dalla Neve
8. Achille Lauro
9. Sognando
10. Mantrino
11. Castelli Di Sabbia

A leggere il nome degli autori di questo inaspettato album, realizzato durante la pandemia, gli occhi non possono che brillare. Da una parte troviamo Edda, ex cantante dei Ritmo Tribale, che, dopo un periodo di buio totale, è riemerso alla grande, intraprendendo una carriera solista che gli sta regalando una dimensione adatta e ricca di soddisfazioni. Dall’altro lato della barricata c’è Gianni Maroccolo, una sorta di bibbia del rock alternativo italiano, il cui curriculum, senza andare a snocciolarlo nel dettaglio, farebbe impallidire chiunque. Una coppia insolita che non ha fatto altro che alimentare una curiosità morbosa, appena è stata postata sui social la notizia della loro collaborazione sulla lunga durata. “Noio; Volevamo Suonar” è un disco immediato, nel senso che è stato registrato a distanza con i due che si sono scambiati idee, testi e musiche, mettendo a segno un lavoro decisamente importante. Sarebbe opportuno, per comprendere meglio il tutto, partire dalla fine e più precisamente dalla cover di “Castelli Di Sabbia” di Claudio Rocchi, canzone sognante, viaggiante e ricca di pathos in cui si denota nella reinterpretazione di questo pezzo la classe purissima dei due musicisti. Un vero e proprio manifesto del talento di Maroccolo (non è che bisognava aspettare “Castelli Di Sabbia” per comprenderlo) su cui è bravissimo Edda a cantare in modo semplicemente divino. Gli strumenti usati sono pochi, essendo, questo lavoro, stato registrato tra Milano e la Toscana, con pieno sfruttamento delle tecnologie moderne. “Noio; Volevamo Suonar” prende inizio con una bomba vagamente jungle – dub (“Maranza”) e da qui si comprende che il viaggio sarà ricco di sorprese. Se “Servi Dei Servi” è una traccia molto cadenzata, la verve ed il gioco dettato dalla voce filtrata di Edda sono rilevanti in “Noio” che ha nel ritmo la sua forza trainante grazie alla spinta che Maroccolo volutamente imprime alla musica. Se qualcuno pensa di cercare elementi legati alle chitarre dei Ritmo Tribale o alle atmosfere new wave dei Litfiba sarà deluso. Questo è un disco figlio dei tempi, in cui permane un senso di malinconia abbastanza latente soprattutto da un punto di vista delle sonorità (“Stai Zitta). Le parole di Edda sono sempre difficili da comprendere, sospese tra cut-up ed immagini al limite della poesia dadaista, ma il dettaglio verbale in questi casi lascia spazio alla musica che in alcuni casi è clamorosa come, ad esempio, in “Madonnina” che ha uno squarcio melodico in sede di ritornello di assoluto rilievo. Qualche reminiscenza fine anni settanta, tipo il funky di “Bebingionson”, la si trova e rimanda indietro agli Stones di “Miss You”, mentre la cupezza la si avverte in “Esce Il Sangue Dalla Neve” che è una traccia che cresce di intensità con il passare dei secondi. “Achille Lauro”, chiaramente riferita all’artista italiano e non al famoso armiere napoletano, è un pezzo semiacustico dove la delicatezza della chitarra viene quasi sopraffatta dal suono greve del basso di Maroccolo. La canzone si snoda su melodie trasversali che acquistano valore minuto dopo minuto. In pratica “Achille Lauro” è uno di quei brani che hanno il pregio di essere sempre migliori dopo ogni ascolto e dove è possibile trovare sfumature non percepite all’inizio. “Sognando” e la stravagante “Mantrino” vanno ad anticipare quel capolavoro chiamato “Castelli Di Sabbia”, del quale si è già parlato all’inizio della recensione. In sintesi questo disco rappresenta una vera e propria boccata d’ossigeno per gli amanti della musica. Per i fan dei Ritmo Tribale, il 2020 sarà ricordato come un anno incredibilmente prosperoso e positivo, mentre per chi adora Gianni Maroccolo questa è l’ennesima conferma che l’ex C.S.I. trasforma in oro tutto ciò che tocca. Per chi, invece, è curioso e vuole ascoltare un lavoro originale e scritto con amore e sincerità, allora ecco che “Noio; Volevamo Suonar” è l’occasione giusta per poter stare in pace con sé stessi ed immergersi in un viaggio dai contorni affascinanti e pieno di sorprese.

 

Edda & Marok
From Italia

Discography
Noio; Volevam Suonar - 2020