Al di là del nome della band che, almeno dalle nostre parti, susciterà ironia, l’esordio dei russi è sul serio un buon disco di gothic metal come non se ne sentiva da tempo. È vero che il genere è passato di moda o che comunque non riscuote più il successo della seconda metà degli anni ‘90 e degli albori del nuovo millennio, ma le produzioni bombastiche di oggi hanno anche reso sterili ed inefficaci le idee. Questo non accade con gli Strontium - emersi dal nulla con una cover di ‘Ave End’ dei Lacrimas Profundere - forse perché il budget a loro disposizione per registrazione e produzione non sarà stato esagerato o semplicemente perché nell’Est Europa si fanno le cose diversamente. Di sicuro in scaletta troverete passaggi dal respiro internazionale (‘Stormwings’ e ‘From The High’) ed altri nei quali Alexandra Rodina, oltre che molto bella anche dotata di personalità, riesce a mostrare tutto il suo range vocale (‘Resentment Lika a Torture’). Nel complesso ‘Remains’ è costruito su contrasti, riffing imponenti (‘Darkness Within’) e momenti di apparente quiete che lasciano intravedere la possibilità di un futuro più commerciale. L’augurio è quello di riuscire a crescere grazie all’attività live e potere di conseguenza imporsi in un ambito difficile ma storicamente aperto a contaminazioni e spunti provenienti da mercati meno consueti.