La Frontiers Records è, come sempre, una gallina dalle uova d’oro e chi viene scritturato dall’etichetta italiana sa di poter contare su molte frecce al proprio arco. I finlandesi One Desire, giunti al loro secondo appuntamento sulla lunga durata, hanno fatto decisamente centro con un disco che suona moderno, nonostante strizzi pesantemente l’occhio agli anni 80. Due risultano essere gli aspetti fondamentali. Il primo è quello della produzione, decisamente fantastica, che fa suonare il lavoro come attuale. Il secondo, ancora più importante, è quello inerente la qualità delle canzoni. I primi cinque episodi di Midnight Empire sono semplicemente da sballo. Non vi è un brano che faccia acqua. Cinque composizioni perfette con il lento ‘Through The Fire’ che ha un passo in più, sia per la costruzione e sia per la melodia che è di qualità assoluta. Le tastiere, poi, dominano il lavoro riportandoci indietro con la mente a gruppi come i primi Bon Jovi o i Journey, mentre il cantato di Andrè Linman fa la differenza. Nella seconda parte, forse, c’è qualche passaggio a vuoto (‘Killer Queen’), ma lo standard è sempre alto, come dimostra ‘Rio’ (titolo che non può farti ricordare i Duran Duran) che fa dell’atmosfera la sua forte base di partenza per poi svilupparsi con una melodia malinconica. ‘Only When I Breathe’ conclude la seconda fatica dei One Desire e mette in evidenza, casomai ve ne fosse bisogno, la capacità della band di saper scrivere canzoni con una facilità irrisoria rispetto alla media odierna. Per chi ama gli anni 80, l’AOR o più in generale la musica di qualità, questo disco è da avere in collezione.