Scrivo da ventisette anni o qualcosa di più e non mi era mai capitato di recensire un gruppo peruviano, sebbene la scena metal estrema sudamericana sia da sempre piuttosto attiva ed intrigante. I Two Face Sinner sono nati agli albori del decennio che si è da poco concluso per volontà di membri degli Anal Vomit e si sono imposti in breve tempo per un black di matrice anticristiana. ‘Rage Against Gods And Their Prayers’ e ‘Peccatum Originale’, titolo quanto mai invitante, sono serviti per sviluppare un’identità sonora precisa e progredire dal punto di vista tecnico. Quello che però caratterizza ‘Spiritual Nemesis’, destinato ad avere un’esposizione maggiore grazie al supporto di Non Serviam Records, non è certo tecnica sopraffina o pulizia esecutiva. Dietro all’artwork realizzato da Hans Tasid (roba da far sembrare degli adolescenti imberbi i Marduk) si celano infatti dieci canzoni dai titoli provocatori (‘Satanic Altar’, ‘Triumphant Satan’ e ‘Mother Death’), anche se mai come ‘Sodomized Angels (Confession Of A Priest)’ presente sul secondo full lenght, esaltati da un’attitudine grezza, quasi garage, che ben si adatta all’immagine del gruppo ed al messaggio delle liriche. Se vi piace l’album andatevi a cercare il settimo volume della compilation ‘Cuero Negro’, uscito nei mesi scorsi, in cui potrete trovare altre realtà underground da non sottovalutare quali Legión Sacra, Volcano o Sepulcro.