Gli storici thrasher della Bay Area hanno dato alle stampe un album sugli elementi della vita proprio adesso che l’esistenza del genere umano è messa a dura prova da un terribile virus. Anche Chuck Billy, assieme a membri di Exodus e Death Angel, è stato colpito e questo condizionerà, un po' come tutti del resto, in maniera significativa la promozione del successore di ‘Brotherhood Of The Snake’, che a livello qualitativo e compositivo può essere associato a ‘The Formation Of Damnation’. Esattamente come gli elementi prosperano all’interno delle creature viventi, ciascun musicista del gruppo rappresenta una componente necessaria di quest’ultima impresa musicale ed in effetti, considerando lo spessore tecnico della line-up, sarebbe stato strano il contrario. Ormai da tempo i Testament pubblicano album statuari e curati nei minimi dettagli, ciascun pezzo ha un’identità sonora precisa ed il bilanciamento tra i vecchi valori degli anni ‘80 e suoni comunque in grado di attrarre nuovi fans è egregio sotto tutti i punti di vista. Aria e Fuoco hanno visto Alex Sknolnick e Eric Peterson misurarsi su virtuosismi di altra epoca ma anche mostrare un feeling unico con i propri strumenti; il basso di Steve Di Giorgio è grassissimo e la Terra ringrazia ed infine il frontman è stato chiamato a riassumere, col suo vocione tuttora energico e fedele agli albori di carriera, l’intero concept. ‘Children Of The Next Level’ e ‘Night Of The Witch’ sono due pezzi molto immediati, ‘WWIII’ e ‘False Prophet’ altri due episodi che dal vivo faranno scintille mentre ‘Dream Deceiver’ e ‘Ishtar’s Gate’ rappresentano il connubio perfetto tra passato e presente.