-Core
New Dreams
JFDR
White Sun Recording
Pubblicato il 18/03/2020 da Lorenzo Becciani
Songs
1 Care For You
2 Taking A Part Of Me
3 Think Too Fast
4 My Work
5 Gravity
6 Juno
7 Dive In
8 Falls (No Wonder)
9 Shimmer
10 I Wish I'd See The Way You See Me
11 Drifter
Songs
1 Care For You
2 Taking A Part Of Me
3 Think Too Fast
4 My Work
5 Gravity
6 Juno
7 Dive In
8 Falls (No Wonder)
9 Shimmer
10 I Wish I'd See The Way You See Me
11 Drifter

Quando siamo bambini ci chiedono cosa vorremmo diventare da grandi e ci stimolano a credere nei sogni. I sogni sono bellissimi, a volte articolati ed a volte improvvisi, lancinanti, confusionari. I sogni li ritroviamo nella realtà e nelle cose di tutti i giorni, come l’arte e come la musica. Da tempo Jófríður Ákadóttir ha esaudito il proprio sogno di scrivere musica in totale libertà ed esibirsi senza i condizionamenti di una band, nonostante con Samaris e Pascal Pinon sia riuscita a ritagliarsi momenti di celebrità. ‘New Dreams’ segue l’estroso ‘Brazil’ e descrive nella sua pienezza il senso di gravità che si sperimenta trovandosi al centro di qualunque parvenza della propria forma di espressione. Una gravità che non dipende più esclusivamente dalla voce, strepitosa ma questo lo sapete già, o dall’elettronica, sempre presente ma utilizzata in modo molto più organico. ‘New Dreams’ ci racconta delle storie e lo stile di narrazione è quello che ha reso famosa l’artista islandese eppure la vulnerabilità e la fragilità che si percepivano in passato adesso sono diventate dei punti di forza e, scorrendo la scaletta, traspare una solidità sorprendente. L’album è stato composto e prodotto assieme a Josh Wilkinson, che ho avuto modo di conoscere ad un evento sui sistemi di synth modulari ed è un altro personaggio straordinario, e il risultato è una naturale progressione rispetto agli esordi solisti, grazie a undici tracce che possono vantare un’identità sonora precisa. L’innocenza di ‘Care For You’ e ‘Think Too Fast’, il senso di rinascita di ‘Shimmer’, uno dei suoi picchi creativi assieme a ‘White Sun’, e il desiderio di fuggire di ‘Falls (No Wonder)’, manifesto di un talento vocale che ha pochi eguali. Nei suoi crescendo melodici c’è qualcosa di ultraterreno che si fa fatica a spiegare a parole e dalla glacialità di ‘Black Lights’ siamo passati ad un calore avvolgente, un approccio familiare e seducente che si traduce in delicate sinfonie come ‘Taking A Part Of Me’ oppure ‘Dive In’. Ascoltando a più riprese questo lavoro in studio, registrato in buona parte a New York, ci sono pochi dubbi sul fatto che Jófríður sia cresciuta, come donna e come musicista, e le posizioni in cui sono stati collocati tutti gli elementi sonori e gli spunti lirici possono essere spiegate solo con una visione lungimirante. Ogni dettaglio ha un peso specifico determinante e niente è lasciato al caso, sebbene la spontaneità sia stata mantenuta tale. Non manca nemmeno la connessione con la propria terra di origine, sarebbe stato strano il contrario, che arriva allarmante e tesa come una lama sferrata per uccidere. Arriva di colpo, quando meno te l’aspetti. Come quando scopri il finale di un libro che avevi un disperato bisogno di conoscere. Un album che è pura poesia.

 

JFDR
From Islanda

Discography
Brazil (2017)
New Dreams (2020)
Museum (2023)