In un mondo in cui tutto sembra fuori controllo, gli austriaci affermano di essere liberi da qualsiasi influenza e pronti a portare la loro visione rock in più posti possibili. Rispetto al debutto di tre anni i suoni sono migliorati, soprattutto quello della batteria, e gli arrangiamenti sono stati ripuliti. Ad un primo ascolto i The Weight possono sembrare una delle tante retro rock band, innamorate perdutamente degli anni ‘70 e incapaci di proporre qualcosa di diverso da una formula scontata, ma col passare dei minuti le armonie pop di Tobias Jussel e gli intrecci tra l’organo e la chitarra di Michael Boebel cominciano ad emergere e la sensazione di de-ja vu scompare. Pensare a Black Crowes, Deep Purple e The Who, ma anche ai sottovalutati Big Elf, in certi casi è normale ma i The Weight sono riusciti a rendere più asciutto ed essenziale il loro songwriting arrivando al dunque con pezzi come ‘Explosion’, ‘Night In Space’ e ‘Almost Gone’. ‘Operator’ mi ha ricordato le atmosfere di ‘Voodoo Lounge’ dei Rolling Stones mentre ‘Pursuit Of Happiness’ e ‘Down The Line’ sono il manifesto di quanto si sia evoluta la band negli ultimi tre anni.