La difficoltà più grande per un musicista di oggi è quella di riuscire a suscitare un interesse tale da spingere una persona ad ascoltare per intero un album e non limitarsi alla mera fruizione di un singolo o un video in rete. In pochi riescono nell’obiettivo ma di sicuro c’è riuscita Sabina Sciubba, compositrice italo-tedesca che ricordiamo nei Brazilian Girls. A circa due anni da ‘Let’s Make Love’, esce questo esordio solista con la quale l’artista ha cercato di tradurre in studio le sue capacità performative ed una personalità enigmatica e travolgente. Oltre che bellissima, la Sciubba denota notevole bravura nel misurarsi con più lingue e muoversi tra luci ed ombre, elettronica, musica barocca e punk. Anzi romantic-punk. Il disco è prodotto assieme a Alistair Chant (PJ Harvey, The Kills) e vede la partecipazione di Riccardo Onori, da anni chitarrista di Jovanotti, Daelen Cory e Fabrizio Rat. Uncut l’ha definita una Marlene Dietrich dei giorni nostri e rispetto a ‘Toujours’ la personalità della Sciubba appare dirompente. Sarà curioso capire com i brani di ‘Force Majeure’, tra cui spiccano ‘You Broke My Heart’ e ‘I Know You Too Well’, verranno trasportati nella dimensione live, a seconda dei contesti e del mood.