Di Sasu Ripatti ho un grandissimo ricordo al Dancity Festival, dove si esibì insieme a Giovanni Guidi regalando al pubblico qualcosa di magico, e il consiglio è quello di non perderlo dal vivo (eventualmente pure con AGF o Moritz von Oswald Trio). Il suo terzo lavoro, già ristampato nel 2007, è finalmente disponibile in doppio vinile grazie alla Keplar di Matthias Neuefeind (Maatsethe, Miu) e tutti gli appassionati di glitch, techno sperimentale e ambient hanno l’occasione di scoprire una gemma uscita agli albori del nuovo millennio, tra altri capitoli fondamentali della sua discografia come ‘Entain’ e ‘Anima’. La rimasterizzazione è stata curata da Rashad Becker e la suite ‘Huone’, ventidue minuti leggendari, ha goduto più di tutto il resto del materiale di tale processo. In attesa di capire quali saranno le sue prossime mosse discografiche – sei anni fa ha dato alle stampe il bellissimo ‘Visa’ ed il recente ‘Rakka’ non è distante da quel fervore cinematico ribadito con la colonna sonora di ‘Born McEnroe’ - ‘Multila’ torna alla luce e “la vita ci film con esattezza. La nostra esperienza, tuttavia, va oltre le immagini e le descrizioni. Le emozioni, che arrivano in lampi irrazionali, non sono raffigurabili. Perdiamo la nostra piccola connessione con esse molto rapidamente. Cerchiamo forme che promettano di portarci alla nostra esperienza. Costruiamo forme con questo in mente: che possono portarci ad incontrare il subconscio.”