Soprattutto in ambito metalcore sono tanti i gruppi che professano una personalità fuori dal comune e poi scadono in soluzioni derivative al massimo. Il gruppo in questione invece ha fatto l’esatto contrario; ha scritto a chiare lettere quelle che sono le proprie influenze e si è rivolto ad un personaggio come Marco Coti Zelati dei Lacuna Coil, che oltre ad essere un grande bassista e compositore ha prodotto in maniera strepitosa ‘Black Anima’, per fare centro al primo colpo. In effetti, ‘Born Dead’ non sembra il debutto di adolescenti alle prime armi ma il terzo o quarto disco di un gruppo che ha già vissuto esperienze importanti, sia dal vivo che in studio. I retaggi nu metal e la notevole ariosità delle melodie vocali rendono scorrevole l’ascolto e la sensazione è che pezzi come ‘Every Time I Die’, ‘Paranoia’ e ‘99,9%’ possano crescere in modo ulteriore in tour. I testi parlano di disagio interiore e sociale, paura, ansia, tutte emozioni che ognuno di noi può sperimentare nella propria esistenza ed in tal senso il video di ‘Harakiri’ è piuttosto esplicativo dei messaggi che la musica può trasmettere ai giovani. Notevole la prova di Marco Cicala ma tutta la band si muove con sorprendente efficacia.