Un lavoro di grande qualità artigianale quello del gruppo emerso dalle ceneri degli Old Scratchiness, due dischi in inglese per poi cambiare nome e professare amore per la propria lingua madre, che fa tutto bene: dalla copertina ai testi, dai suoni alle atmosfere, decisamente dark e subdole. ‘Vol 1’ è l’inizio di una nuova era che vede Alessandro Degl’Antoni in grande spolvero al microfono; è lui che dirige la piccola “orchestra” emiliana, tra riferimenti a Teatro Degli Orrori, Giardini Di Mirò e Siberia. Di ‘Disamore’ abbiamo letto che “è un sogno lucido condotto da una mente solitaria e distorta, che nel grigiore quotidiano rivive un ricordo mai avvenuto e materializza i propri desideri in qualcosa di irrealizzabile” e come singolo è perfetto. In scaletta troverete però anche pezzi come ‘Sipario’ e ‘Piccole Morti’, impreziosita dal violino di Nicola Manzan di Bologna Violenta, che denotano una maturità compositiva fuori dal comune. Adesso vogliamo vedere i ragazzi misurarsi con un full lenght augurandoci che gli spunti jazz, elettronici e cantautorali di questo mini vengano ancora di più sviluppati.