Pur essendo un’autoproduzione l’opera prima di Alessio Catozzi, in bilico tra indie rock ed elettronica, si lascia ascoltare con piacere. Se avete amato gli ultimi lavori di Pieralberto Valli e Hidden Scars troverete conforto anche in queste sette tracce che, al di là dei generi trattati, riescono a distrarre l’ascoltatore, almeno per qualche minuto, dalla dimensione terrena e trasportarlo in scenari cinematici e fantastici. Niente è quello che sembra declama Human Being e con un pezzo come ‘Action And Feel’, esaltato dal video di Federico Casarella, potrebbe permettersi un po' tutto, anche spingersi verso soluzioni più commerciali. Al contrario l’artista cerca di non dare riferimenti concreti, spazia dal jazz all’industrial, evocando gli Spiritualized e flirtando con l’alternative rock. ‘Caos’, unico pezzo cantato in lingua madre, e ‘Slow Down’ sono gli altri apici di una scaletta che rappresenta un ottimo inizio ma soprattutto l’apertura verso qualcosa di totalmente nuovo ed intrigante. Il mixaggio è stato effettuato presso La baia dei porci di Nereto e, in studio, Catozzi è stato supportato da Marcello Piccinini alla batteria e Stefano Lelli agli effetti. Sarà curioso capire come il materiale verrà portato dal vivo, se affidandosi a macchine e tecnologia oppure sviluppando un profilo più acustico e organico.